My name is Sadiq Khan,

di liberelaiche

I’m Mayor of London

I media vaticaliani hanno enfatizzato allo sfinimento l’appartenenza religiosa del nuovo Sindaco di Londra. Senza fermarsi a riflettere e osservare, non c’è neanche bisogna di leggere ma solo di scorrere i titoli dei giornali inglesi, che l’appartenenza religiosa non è entrata nel dibattito. In quel Paese la fede, o la mancanza di fede, è irrilevante perché considerata argomento personale. Ed è abbastanza normale che un pachistano possa essere musulmano quasi come un italiano cattolico.

Quel che ha contato per l’elezione è che l’uomo è giovane in una città giovane. Ha proposto e promesso che per quattro anni le tariffe dei trasporti non saranno aumentate, che ci saranno investimenti immobiliari per case a prezzi più possibili, che sarà pedonalizzata Oxford Street e che ci saranno strade libere dai gas di scarico per il gioco dei bambini e le passeggiate degli adulti, che doterà gli agenti di telecamere mobili e che saranno aumentati i controlli  nelle metropolitane e sui bus.

Ha contato molto che ha un passato di politico, è stato ministro dei Trasporti nel governo guidato da Brown e ministro ombra della Giustizia, e  che è un noto avvocato dei diritti umani.  Ha avuto il suo peso che è laburista e la città dopo una gestione lunga dei conservatori ha voluto cambiare con un uomo dell’Europa e che crede all’Europa.

Auguri,

Qui Londra – Khan, il primo sindaco islamico: “Mia storia familiare a molti ebrei”